Termine francese “BINETTE” per indicare una piccola zappa che i nostri emigranti salentini nel dopoguerra usavano in Francia e Germania per estirpare le erbacce nella coltivazione della barbabietola da zucchero. Binetta quindi è diventato un termine locale salentino.
Anni di esperienza in Veneto in un’azienda dove producevo fertilizzanti organici, mi portavano in automatico, avendo origini contadine, a sperimentare nel sud ,in contemporanea, un tipo di agricoltura naturale applicando manualità e tecniche antiche con ausilio di attrezzature moderne per un più preciso monitoraggio , dove il moderno rimane sempre al servizio del metodo antico e non viceversa. Il metodo è molto semplice ogni piantina è considerata come un neonato e chi la genera come una madre, noi dobbiamo con umiltà essere spettatori e pazienti lavoratori al loro servizio. Uomini e donne con nome e cognome , in un punto geografico ben definito , che si servono sì di tecnologie moderne ma con mani, schiena curva e sudore coccolano e nutrono la madre terra difendendo una ad una le neonate piantine dalle erbe infestanti con la binetta.
Questo modo di rapportarsi con la terra fa si che lei torni alle origini, terra su cui si sono sviluppati milioni di sistemi complessi e perfetti, frutto di anni di evoluzione che hanno gettato le loro basi sugli amminoacidi nobili naturali presenti nel terreno prodotti naturalmente dalla decomposizione di flora e fauna.
Oggi dal dopoguerra vi è stata una fila di violentatori che con la scusa del nuovo fabbisogno mondiale di cibo in realtà hanno coltivato solo interessi economici, che con spregiudicatezza in tutti i modi hanno stuprato le nostre terre rendendole sterili, usate solo come supporto a delle piantine sintetiche che di amminoacidi nobili su cui l’uomo ha sviluppato il suo sistema hanno ben poco, terra che tra un po’ non servirà neanche come supporto a seguito dello sviluppo dell’idroponica in verticale( luce a led ,acqua macro e micro elementi chimici innaturali comandati da software sono ormai le basi , come in una macchina stampante, per formare il nuovo cibo, follia pura).
Il passo decisivo all’idea, del ritorno all’antico rispetto per la terra mi è stato dato da quel piccolo attrezzo : la BINETTA, che dopo 40 anni ho ritrovato con ancora il manico corto di quando la usavo da bambino insieme a mio padre nella vigna. Da quel piccolo attrezzo ho cominciato questa fantastica avventura.
Pazzesco ed incredibile quello che è successo in questi anni applicando il metodo BINETTA nella produzione di ortofrutta, di come la terra coccolata e rispettata mi abbia ripagato del mio impegno.
Ho prodotto in modo naturale il cibo partendo dal ripristino in due anni del microbioma nel terreno facendo prima concimazioni organiche e minerali naturali secondo una formula realizzata in anni di ricerca, con quantità a cicli controllate in base al risultato delle analisi del terreno, favorendo la crescita delle erbacce autoctone che una volta cresciute a dismisura venivano macinate e sovesciate , precipitazioni meteoriche ,sole e vento cuocevano le zolle ingrassate del terreno pronto per la messa a dimora delle nuove piantine, tutto ciò di cui avevano bisogno le neonate piantine era pronto e disponibile nella fertile madre terra ,che dopo qualche mese mi donava l’incredibile risultato del mio impegno per lei. Sapori incredibili, ricordi indelebili della mia infanzia ancora più forti e profumati, ormai dimenticati credendo che con l’aumentare degli anni il gusto si modificasse (sbagliavo). Onestamente era questo quello che cercavo quindi ero molto soddisfatto del risultato, ma molte volte cercando una cosa si trova qualcosa di molto più grande. Questo impegno mi ripagava anche in termini soprattutto di salute . Mi accorgevo che alimentandomi con queste verdure dal mio organismo scomparivano problemi di fegato, allergia grave agli acari della polvere, dolori reumatici, disturbi intestinali, non ho mai più avuto un raffreddore, insomma difese immunitarie al Top con energia pura costante dalla mattina fino alla sera , altre persone a me vicine hanno avuto modo di verificare i benefici salutistici con i prodotti BINETTA , chi soffriva ad esempio di colite anche spastica poteva tranquillamente ritornare a mangiare verdura di qualsiasi tipo senza più avvertire nessun tipo di dolore addominale fibre mica fibre ecc , gonfiori o reflusso gastrico, persone con problemi di diarrea costante, retto colite ulcerosa, morbo di crohn, stitichezza, ecc.
Conclusione se diamo alla terra del buon cibo e la coccoliamo lei ci ripagherà con molto di più, se invece la usiamo solo come supporto alle piantine industriali nutrite con concimi chimici ( completamente messi al bando in questa tecnica di coltura) e prive di quegli amminoacidi su cui ci siamo evoluti ,ci ritroviamo tutti in fila vicino ai negozi che vendono supplementi di salute.
Passione, rispetto, manualità, attenzione, emozione gli ingredienti base per ottenere i prodotti binetta.